Una nuova indagine rivela le gravi condizioni dei coccodrilli sfruttati per la loro pelle negli allevamenti di Hermès
Una nuova indagine rivela le gravi condizioni dei coccodrilli sfruttati per la loro pelle negli allevamenti di Hermès
Nuove terrificanti immagini provenienti da tre allevamenti di coccodrilli di proprietà di Hermès mostrano animali mutilati e pugnalati con un cacciavite
Il nuovo filmato scioccante fornito a Kindness Project dal Farm Transparency Project rivela le terribili condizioni subite dai coccodrilli australiani di acqua salata tenuti prigionieri negli allevamenti di proprietà della casa di moda francese Hermès e dei suoi fornitori. Il filmato mostra coccodrilli confinati in gabbie anguste o piccole fosse di cemento piene di acqua sporca, prima di essere fulminati, trascinati e mutilati, alcuni di essi mentre sono ancora coscienti. Il filmato mostra un animale che cerca di rialzarsi dopo che un operaio gli ha aperto la parte posteriore del collo con una lama e gli ha inserito un cacciavite nel cranio nel tentativo di strapazzargli il cervello.
“Queste immagini che sembrano uscite da un film horror ci ricordano ciò che già sappiamo: l’industria delle pelli esotiche è un business sanguinoso e crudele”, afferma Mimi Bekhechi, vicepresidente dei programmi internazionali di PETA. “È tempo che Hermès smetta di allevare animali selvatici e si unisca a Chanel, Jil Sander e a molte altre case di moda che si stanno allontanando dalle pelli di animali a favore di materiali innovativi, etici e sostenibili per i quali nessuno ha dovuto sopportare condizioni di vita orribili e subire una morte violenta”.
“I filmati recenti hanno dimostrato che anche i presunti standard più elevati di benessere animale non possono proteggere i coccodrilli da condizioni di vita ripugnante e massacri”, dichiara Alix Livingstone, direttore delle campagne per Kindness Project. “È imperativo inviare un messaggio forte che i nostri preziosi animali selvatici non sono oggetti da mercificare per soddisfare le esigenze della moda di lusso”.
Come osserva Kindness Project, “l’Australia rappresenta il 60% del commercio globale di pelli di coccodrillo, due terzi dei quali provengono dal Territorio del Nord, dove è stato girato questo filmato”. Nonostante abbiano un’aspettativa di vita di 70 anni in condizioni di vita naturali, i coccodrilli usati per la moda vengono massacrati violentemente quando hanno solo 2 o 3 anni e sono necessari fino a quattro coccodrilli per realizzare una sola borsa Hermès Birkin.
PETA Stati Uniti è diventata azionista di Hermès nel 2015 dopo aver fatto emergere gli atti di crudeltà presenti negli allevamenti di rettili in Texas e Zimbabwe che fornivano una conceria di proprietà di Hermès. Nel 2016, un exposé della PETA Stati Uniti ha rivelato la sofferenza di giovani struzzi presso un fornitore Hermès e nel 2017, una nuova indagine in Vietnam ha mostrato coccodrilli rinchiusi in cupe strutture di cemento con pozze d’acqua antigieniche e soggetti a morti violente.
PETA – il cui motto recita, in parte, che “gli animali non sono nostri da indossare” – osserva che scienziati ambientalisti hanno evidenziato il rischio di scatenare future pandemie per mano del commercio di pelli esotiche e continua a sollecitare Hermès ad abbandonare l’uso di coccodrillo e altre pelli esotiche. Per ulteriori informazioni, visita PETA.org.uk o segui il gruppo su Facebook, Twitter o Instagram.
Contatto:
Jennifer White +44 (0) 20 7837 6327; [email protected]
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