Modella ‘Sanguinante’ Protesta Contro Crudeltà Verso Rettili Per Borse Hermès
16 luglio 2015
Investigazione PETA svela rettili segati vivi presso allevamento del fornitore
Milano – Oggi, un’attivista PETA era sdraiata per terra indossando solo leggings a stampa coccodrillo in una pozzanghera di “sangue” di fronte al punto vendita Hermès in Via Monte Napoleone. L’azione è stata organizzata a seguito dell’investigazione PETA negli allevamenti fornitori per le concerie di proprietà di Hermès, la quale ha svelato i rettili intrappolati in aridi pozzi severamente affollati. Un responsabile di struttura in uno degli allevamenti ha segato la gola ad alligatori vivi, e alcuni degli animali erano in movimento minuti dopo il grezzo tentativo di ucciderli.
“L’exposé di PETA svela le fonti macabri degli accessori di ‘lusso’ di Hermès – animali vivi, in grado di percepire, che vengono mutilati e lasciati morire lentamente nel dolore, in squallidi allevamenti”, dice il direttore di PETA Mimi Bekhechi. “Chiediamo a Hermès di smettere di trarre profitto dalla vita e dalla morte di questi poveri animali, togliendo per sempre dagli scaffali le loro pelli esotiche.
Foto della protesta sono disponibili qui. Altre immagini sono disponibili su richiesta.
Come documentato dall’indagine fatta da PETA US – il cui motto dice, in parte, che “gli animali non sono nostri da indossare” – i lavoratori di questi allevamenti sparano più volte in testa agli alligatori con una pistola da macello e ne recidono i vasi sanguigni all’altezza del collo con dei taglierini. Alcuni animali sono rimasti ancora in vita per alcuni minuti e sono stati visti muoversi ancora in vasche di acqua ghiacciata. Quelle volte in cui la pistola da macello non è abbastanza efficace, il responsabile della struttura ha istruito un lavoratore a tagliare centinaia di alligatori co coscienti e cercare di dislocarne le vertebre e conficcare un’asta di metallo lungo la spina dorsale fino a spappolare loro il cervello.
Per più informazione, visitare PETA.org.uk.