Uso dell'acqua e inquinamento

Gli uccelli allevati per le loro piume richiedono circa 2000 litri d’acqua per mezzo chilo di carne. Coltivare il grano per nutrirli consuma tantissima acqua: ogni giorno, dai 26 500 a 30 000 litri per ettaro vengono persi a causa dell’evaporazione dell’acqua dal grano. Il frumento impiega 55 giorni per maturare e ha bisogno di essere annaffiato frequentemente perché ha radici corte e poco profonde. Oltretutto allevare gli uccelli richiede acqua per mescolare il mangime, per pulire il letame, per lavare gli animali e per altri servizi idrici necessari.

Le deiezioni degli uccelli sfociano nelle falde acquifere, nei ruscelli e nei fiumi, e gli antibiotici e gli ormoni sintetici con cui vengono alimentati arrivano ai bacini idrografici e ai corsi d’acqua nelle vicinanze.

Letame e rifiuti

Gli uccelli da allevamento producono grandi quantità di letame che contiene alti livelli di azoto, fosforo e potassio. Questo letame è generalmente conservato in enormi fosse, chiamate “lagune”, e spesso si verificano perdite e sversamenti di materiali. Queste lagune sono la causa di focolai di infezioni di batteri E. coli e altri contaminanti, associati all’uccisione su larga scala di pesci e alla chiusura di spiagge nazionali.

L’industria delle piume spesso ricava le piume da oche e anatre usate nella crudele industria del foie gras, in cui gli uccelli sono forzatamente alimentati affinché i loro fegati diventino eccessivamente dilatati. L’alimentazione forzata causa anche una produzione eccessiva di letame. In condizioni naturali, una singola oca produce meno di 700 grammi di feci al giorno. Tuttavia, nelle fattorie di foie gras, l’oca media ne produce oltre 2 chili al giorno. Una fattoria con 1000 oche può produrre 500 mila chili di rifiuti all’anno. Alcune fattorie hanno oltre 20 000 oche, il che equivale a 10 milioni di chili di escrementi all’anno.

Inquinamento atmosferico

Le piume sono co-prodotti degli allevamenti intensivi di bestiame, che producono una quantità di emissioni di gas serra (ad esempio metano, protossido di azoto e anidride carbonica) che supera tutti i settori dei trasporti messi insieme. Secondo un rapporto pubblicato dalla Food and Agriculture Organization, tra il 14 e il 18 percento delle emissioni globali di gas serra sono causate dall’agricoltura animale.

Inoltre, le particelle provenienti dalle operazioni di allevamento degli animali degradano la qualità dell’aria nelle città vicine e gli odori nocivi sono un grave problema per salute pubblica dei residenti nelle vicinanze.

Alternative alle piume

Le aziende di tutto il mondo utilizzano materiali sintetici e high-tech a base di vegetali che sono migliori sia per gli uccelli che per l’ambiente. Le fibre tra cui cotone, canapa, bambù, tecnologia basata sullo zucchero vegetale, gusci di cocco e alghe possono imitare le proprietà delle piume. Molte fibre sintetiche hanno versioni “green” o “eco” disponibili realizzate con materiale riciclato, creando un mercato per le materie plastiche che altrimenti finirebbero nelle discariche.

L’impatto ambientale di queste alternative è minore rispetto all’uso dell’acqua e all’inquinamento causato dall’allevamento di uccelli per le loro piume.